>>17435
>ma quelli che si lamentano che lo sport femminile non incassa come quello maschile, l'hanno vista una partita di calcio femminile, ancorché di "altissimo" livello?
Assolutamente no, altrimenti saprebbero qual è il vero problema di tutti gli sport dove i partecipanti rasentano l'imbarazzo per quanto riguarda le loro prestazioni.
Il problema di fondo non è culturale, di razza, di genere ecc, è puramente un problema di lucro. Le aziende che sponsorizzano (pardon) queste competizioni e gli stati che ne istituiscono le leghe non trovano interesse alcuno nel promuoverle, salvo che per utilizzarle come metodi per evadere le tasse - la Serie A femminile, che praticamente nessuno caga oltre che (((Sky))) ha molte società della Serie A maschile che la usano semplicemente per ripulire il denaro sporco dai proventi del bagarinaggio (((Juventus))) su tutte. Se vogliamo è anche la motivazione per la quale le partite delle pallavoliste femminili sono molto più seguite di quelle dei loro compari maschi, tanto che esse sono in grado di raggiungere le vette Europee.
È un ciclo infinito: le aziende non hanno motivo di fare pubblicità perchè non ci guadagnano molto, quindi lo stato non investe nelle leghe, quindi i professionisti interni non si formano e gli esterni non vengono ad insegnare, quindi il pubblico non si appassiona allo sport, quindi la competizione continua a rimanere mediocre, quindi le aziende…
Per farti capire l'idea del problema, secondo te perchè tre quarti delle nazioni nel mondo intero regalano la cittadinanza a:
>Pallacanestro-Americani
>Giocatori di Ping Pong Cinesi
>Maratoneti Sudanesi
Semplicemente per il gusto di diversificare la propria nazionale o, realisticamente, perchè la qualità dei loro connazionali in quello sport fa emeritamente cagare e altrimenti la federazione non riceve i dindi dai programmi di integrazione e delle vincite?