Siete solo invidiosi perche' (((loro))) sono molto piu' intelligenti di noi.
Per esempio, un senegalese a cui diamo cittadinanza, e che lasciamo stuprare una 17enne senza dargli un giorno di galera, decide che le morti nel mediterraneo sono colpa di Salvini e Di Maio (che logica cristallina), e da' fuoco al suo bus pieno di bambini (ah si' a proposito, visto che i precedenti sono stupro e guida di stato di ebbrezza, guidatore di scuolabus e' il percorso di integrazione ideale). Non ci rimane il morto x 50, solo perche' i carabinieri che intervengono sono i figli segreti di Chuck Norris e fermano un bus con una Clio.
Ora, cosa direbbe uno qualsiasi di sinistra, che ha sempre sostenuto come l'immigrazione sia la soluzione ai problemi demografici del paese (creati dalla sinistra ma non divaghiamo), che ha sempre detto che i terroristi sarebbero arrivati col 767 e non coi migranti, fino a quando i migranti di seconda generazione non hanno cominciato a colpire in Europa?
Uno stupido direbbe "le nostre teorie si sono scontrate con i controesempi della dura realta', scusate dei danni, ora ce ne andiamo, nella speranza che chi arriva sia piu' bravo a capire le situazioni".
Ma (((loro))) no, sono intelligenti. E quindi la cosa giusta da dire quando succedono queste cose e':
< “la follia criminale del cittadino italiano Ousseynou Sy è l'esito di una contrapposizione isterica che manifesta ostilità agli immigrati additandoli come privilegiati” (Gad Lerner)
hai capito? la ricetta contro la violenza e' avere piu' gente che la possa commettere. Cosi' alla fine ti abitui. A fuoco bus? ci vuole lo ius soli. Insomma, un rimedio omeopatico. Machiavelli, Sun Tzu e Gaetano Mosca, fatevi da parte, questi si' che capiscono di sociopolitica.
La ricetta contro i danni dell'immigrazione (inerenti in ogni migrazione e la pizza connection italiana dovrebbe saperlo) e' chiamare folle criminale ITALIANO quello che delinque, e fulgido esempio di come l'integrazione sia cosa buona e giusta, IMMIGRATI di cui andiamo fieri, quello che fa bella figura.